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Lepidotteri

I Lepidotteri rappresentano una vasta parte di Insetti olometaboli a cui appartengono più di 157.000 specie. Si differenziano in due grandi categorie Falene (attive di notte) e Farfalle (attiva di giorno), questa distinzione non fa capo né a una classificazione scientifica né tassonomica ma all'attività dell’insetto. La parola “lepidotteri” significa letteralmente “ali con le scaglie” e deriva dalle piccole squame presenti sulle ali poste una sull'altra a modo di tegola. L'ordine dei Lepidotteri è costituito da circa 127 famiglie, il secondo ordine d’insetti. 

Anatomia

Il corpo dei Lepidotteri è diviso in capo, torace ed addome. Le ali e le zampe sono delle appendici del torace. La testa è piccola e arrotondata ed è occupata da un paio di occhi composti, sulla testa sono poste anche le antenne, costituite da molti piccoli segmenti, che fungono da organi di senso. I Lepidotteri possiedono due paia di ali membranose e quelle anteriori sono solitamente più grandi. Quasi tutti i Lepidotteri si nutrono di liquidi zuccherini, principalmente di nettare dei fiori. Questo è aspirato grazie alla presenza di un apparato boccale succhiante detto spiritromba.

Ciclo vitale

Durante la propria vita, i lepidotteri cambiano radicalmente la struttura del corpo tramite un processo detto metamorfosi. Il loro ciclo vitale è caratterizzato da quattro stadi: uovo, bruco, crisalide, e infine la forma adulta
  • Le uova sono deposte dalla femmina sulla pianta nutrice o su un substrato idoneo. 
  • Il bruco nasce dalle uova, è privo di ali e si muove grazie a tre paia di zampe toraciche e alle pseudozampe addominali, per nutrirsi usa un apparato boccale masticatore con delle robuste mandibole, si nutre principalmente di vegetali. Nel corso della sua esistenza fa dalla 3 alla 5 mute per cambiare pelle. A un certo punto il bruco maturo smette di nutrirsi e cerca un luogo adatto, dove trasformarsi in pupa. 
  • La pupa è formata da una crisalide racchiusa da un bozzolo creato con la seta del bruco. La sua cuticola si lacera e fuoriesce la crisalide. In questo stadio, l'insetto rimane immobile. In questa fase subentrano notevoli modifiche che porteranno la pupa a trasformarsi in una farfalla adulta. 
  • La farfalla adulta fuoriesce dalla crisalide che si lacera e secernano un liquido che allenta le fibre del bozzolo e viene fuori. Dopo aver dispiegate le ali, prende il volo.

Difesa

Per difendersi dai predatori la maggior parte dei lepidotteri usa le forme e le colorazioni, con le quali si mimetizzano con il substrato rendendosi invisibili. Altro modo sono le vivaci colorazioni aposematiche con le quali i predatori vengono avvertiti della presenza di sostanze tossiche o repellenti, assimilate dalla pianta ospite o sintetizzate ex novo, che rendono la specie inappetibile. A volte le specie aposematiche s’imitano a vicenda per aumentare l'efficacia del segnale oppure vengono imitate da specie non tossiche. I bruchi come forma di difesa usano spine velenose, peli urticanti e secrezioni ripugnanti. Altre specie, come il Caligo sp.,
presentano sulle ali macchie che imitano grandi occhi di vertebrati, in certi casi esse sono presenti solo sulle ali posteriori, che sono esibite improvvisamente.

ALCUNE SPECIE TRATTATE DAL BLOG:

NB alcuni testi tratti da questa pagina hanno come fonte Wikipedia

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